PURIFICAZIONE INTESTINALE: COME SI ESEGUE ?

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L’intestino è colonizzato da una schiera di microrganismi – batteri, virus, protozoi, funghi – il cui ruolo è fondamentale per il benessere dell’apparato digerente e dell’organismo nel suo complesso. La coesistenza simbiotica di tale componente microbica assicura la corretta funzionalità del meccanismo intestinale mentre situazioni di alterazione della flora batterica sono all’origine di disturbi e disordini che devono essere affrontati intervenendo proprio sulla disbiosi generatasi. In linea generale, la compagine microbica tende all’omeostasi. Esistono però condizioni che interferiscono con il regolare benessere del microbiota: in questi casi è possibile intervenire con trattamenti di purificazione intestinale che possano facilitare il ritorno a eubiosi. La decisione in merito alla possibilità e alla necessità di intervento e la valutazione sul percorso da intraprendere spetta al medico specialista.

Lo stato del microbiota

Uno degli aspetti da considerare quando si parla di salute intestinale è lo stato del microbiota, cioè il complesso e variegato insieme di microrganismi che vivono sulla mucosa intestinale in un equilibrio di forze che può, in alcune situazioni, andare incontro ad alterazioni. Gli studi più recenti stanno confermando il ruolo centrale del microbiota nella salute dell’organismo soprattutto in relazione alle sue funzioni metaboliche e immunogene. Per questo conoscere lo stato del microbiota è importante per permettere un intervento di correzione e purificazione in caso di squilibrio della compagine microbica in favore di microrganismi patogeni. La disbiosi, infatti, può creare stati infiammatori con conseguenze diverse sul benessere organico. Per ripristinare uno stato di eubiosi, dunque un equilibrio di virus, batteri e miceti virtuoso, occorre lavorare sull’alimentazione e sull’integrazione di prebiotici e probiotici che possano rinfoltire la schiera di microrganismi non patogeni, purificando l’intestino da quelli patogeni. In molti casi, anche l’idrocolonterapia può essere un valido alleato per la purificazione intestinale.

Il ricorso a idrocolonterapia

In situazioni quali stipsi ostinata, sindrome del colon irritabile, meteorismo, gonfiore addominale e più in generale in caso di disordini intestinali, una purificazione del colon attraverso idrocolonterapia può essere utile per pulire l’intestino liberandolo da residui fecali, muco, scorie e batteri che possono influenzare la funzionalità dell’apparato. L’idrocolonterapia è una pratica indolore che consente di irrigare il colon usando semplicemente acqua depurata che transita attraverso un sondino fatto passare per l’ano. La terapia può prevedere, su valutazione del medico, una singola seduta o un ciclo di più appuntamenti, ognuno dei quali dura solitamente dai 30 ai 50 minuti in base alla risposta soggettiva del paziente e alle sollecitazioni impostate.

La valutazione specialistica

La valutazione circa l’opportunità di procedere a un trattamento di purificazione intestinale dovrebbe sempre spettare al medico che, sulla scorta di considerazioni che partano dallo stato di salute del paziente, può tracciare un piano d’azione personalizzato che può comprendere una terapia a base di integratori, un uso controllato di lassativi o un ciclo di sedute di lavaggio intestinale tramite idrocolonterapia. Prendendo in esame le necessità del paziente, lo stato del suo microbiota e la valutazione in merito alle controindicazioni di ogni trattamento, lo specialista è l’unica figura in grado di indicare l’approccio più indicato per una purificazione intestinale eseguita con giudizio.

Nello Studio Bonaccorso si applica con successo la Medicina antiaging che ha lo scopo di prevenire e rallentare i processi di invecchiamento cutaneo, cellulare, cerebrale e muscolo scheletrico. Il Dott. Michele Bonaccorso è Medico Chirurgo specializzato in anestesia e rianimazione, da oltre 10 anni studia e si occupa di medicina funzionale.

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