IL PROBLEMA DELLA PANCIA GONFIA

Il gonfiore addominale è una condizione diffusissima che può essere associata a diversi disturbi, anche di origine psicosomatica. Ove la causa non sia di natura allergologica, legata a condizioni ormonali e vengano escluse altre origini di carattere patologico, occorre andare a indagare lo stato del microbiota intestinale per intervenire in modo ragionato sul disturbo.

18-08-2023

I rimedi per il gonfiore addominale

Per capire come rispondere adeguatamente al problema del gonfiore addominale, è necessario comprendere le cause che lo generano. Una volta escluse patologie o allergie, è consigliabile andare a cercare l’origine del fastidio mettendo sotto indagine altri fattori - stile di vita e abitudini alimentari in primis - che possono interferire con il corretto funzionamento intestinale. Uno squilibrio del microbiota intestinale, infatti, può provocare un'infiammazione che si traduce in un’eccessiva fermentazione dei cibi, causa di gonfiore addominale.

Attenzione, il gonfiore addominale è una sensazione associata anche alla diastasi addominale che ha, però, tutta un’altra radice che va trattata seguendo altri percorsi teraputici.

Il microbiota intestinale

Il tratto intestinale ospita una compagine complessa e vitale di microrganismi che vivono e prosperano sulla mucosa intestinale svolgendo attività fondamentali di carattere immunogeno e metabolico. Questa variegata popolazione di microbi prende il nome di microbiota intestinale e si sviluppa con la nascita, plasmandosi in modo peculiare in base al tipo di parto e all’alimentazione successiva. Lo schieramento di questi microrganismi viene modellato sulla scorta delle abitudini dell’ospitante e dell’ambiente in cui vive, e segue uno schema di massima che vede famiglie di batteri prevalere su altre in un equilibrio di forze fondamentali per l’omeostasi.

Quando questo equilibrio subisce attacchi - riferibili a motivazioni diverse - le conseguenze si traducono in una disfunzione intestinale che può manifestarsi anche sotto forma di gonfiore addominale. Ecco perché conoscere lo stato del proprio microbiota intestinale è importante: perché intervenendo sull’alimentazione e sullo stile di vita è possibile modificare la flora batterica per ripristinare l’equilibrio perduto, agendo all’origine del gonfiore.

Come intervenire sul microbiota

Il gonfiore addominale è una delle conseguenze della disbiosi - l’alterazione del microbiota - che può provocare anche problemi di digestione, dolori addominali, infiammazione intestinale e patologie di natura neurologica. Le cause all’origine dello squilibrio vanno ricercate nell’alimentazione, nell’abuso di alcol e fumo e in uno stile di vita sedentario. Anche alcuni medicinali - gli antibiotici in modo particolare - sono colpevoli di un’alterazione della flora batterica intestinale.

Come ripristinare l’equilibrio batterico, dunque? Per riportare una situazione di eubiosi è necessario conoscere la popolazione batterica attraverso un test del microbiota che restituisca un quadro organico d’insieme. In questo modo, è possibile individuare il percorso più adatto alle esigenze del paziente, ricordando che la dieta ha un forte impatto sulla composizione del microbiota. Grassi saturi, proteine animali e zuccheri semplici concorrono a rinforzare la flora batterica patogena, mentre carboidrati e proteine vegetali tendono a nutrire la popolazione microrganica utile.

Il test del microbiota intestinale

Il test del microbiota si esegue sequenziando il dna di un campione di feci per avere risposte mirate circa il biosistema batterico del tratto intestinale. I risultati possono raccontare molto sullo stato di alterazione microbica, sulla composizione della flora batterica e sulla presenza o meno di agenti patogeni: alla luce di queste informazioni, il medico potrà correggere le abitudini alimentari del paziente ed eventualmente prescrivere un’integrazione suppletiva di prebiotici o probiotici fondamentali per riequilibrare la composizione del microbiota intestinale. Ripristinato l’equilibrio, anche le funzioni intestinali tendono a riallinearsi, riprendendo un ritmo metabolico sostenibile con ripercussioni positive sul benessere gastrointestinale, gonfiore addominale compreso.

Per eseguire il campionamento fecale, è sufficiente che il paziente prelevi un campione di feci e lo consegni all’interno di un contenitore sterile. Il costo del test del microbiota intestinale si attesta sui 200 euro.

Durata della terapia

Una volta studiato lo stato del microbiota intestinale attraverso il test è possibile intervenire con una dieta consona ed un eventuale intervento di integrazione fino a che non venga ristabilita l'eubiosi. L'adozione di un piano alimentare equilibrato è sempre consigliabile, anche in funzione conservativa. In periodi particolari di stress, squilibri ormonali, stile di vita disordinato o terapia antibiotica non è, comunque, difficile che il microbiota torni ad alterarsi: in tal caso, sarà necessario reintervenire in ottica riequilibrante.

Studio Bonaccorso è a disposizione
per rispondere a tutte le domande.

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COME TRATTARE I DISORDINI INTESTINALI

Quando si parla di disordini intestinali ci si riferisce a una vasta gamma di disturbi funzionali con una sintomatologia presentata estremamente variabile che include diarrea, costipazione, crampi, gonfiore e meteorismo. In particolare, la sindrome del colon irritabile è un tipo di disturbo che interessa una vasta fascia della popolazione con cause associate diverse, che vanno dall’alterazione del microbiota a stili di vita scorretti. L’intervento, in questi casi, prevede innanzitutto una revisione delle abitudini alimentari, la regolarizzazione dell’attività fisica e la gestione dello stress. Parallelamente, il riequilibrio del microbiota e la pulizia del colon attraverso idrocolonterapia possono essere ottimi alleati.

COMBATTERE LA STITICHEZZA CON L’IDROCOLONTERAPIA

L’idrocolonterapia è una pratica consolidata che permette di depurare l’intestino liberandolo da scorie, tossine, muco e residui fecali attraverso un lavaggio profondo con acqua depurata. La pulizia del colon consente di ristabilire la funzionalità dell’apparato, facilitando il ripristino di un microbiota equilibrato e in salute, il cui vigore si ripercuote sul benessere organico generale. Le condizioni per le quali è consigliato sottoporsi a un ciclo di idrocolonterapia sono diverse ed eterogenee: tra queste, troviamo la stitichezza cronica.

IDROCOLONTERAPIA: TUTTO QUELLO CHE C’È DA SAPERE

L’idrocolonterapia è una pratica usata fin dall’antichità per eliminare le scorie residue accumulatesi nell’intestino attraverso un lavaggio profondo del colon. La terapia è mirata a una depurazione intensa e a un ripristino della funzionalità intestinale, ma anche a un rinvigorimento generale dell’organismo poiché, eliminando le tossine, si impedisce il loro passaggio nel flusso sanguigno e il conseguente appesantimento degli organi deputati al loro smaltimento come fegato, reni, polmoni, cute e intestino stesso. L’irrigazione favorisce lo smaltimento di residui fecali, tossine, batteri e muco, concorrendo al ripristino dell’equilibrio del microbiota.

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