Usi e funzioni della terapia chelante
La terapia chelante è un trattamento medico che ha l’obiettivo di abbassare le quantità di metalli presenti nel corpo, mirando in particolare a eliminare accumuli di piombo, mercurio, arsenico e cadmio. Sviluppata inizialmente negli anni ’40, questa tecnica si è rivelata essenziale nella gestione delle intossicazioni acute da metalli e, in seguito, nel trattamento di malattie di natura cardiovascolare e neurodegenerativa. Vediamo, allora, come funziona e quali siano rischi e benefici associati alla terapia.
10-01-2025
Cos’è la terapia chelante
La terapia chelante è una procedura medica in uso da decenni che sfrutta la caratteristica di particolari composti chimici, detti chelanti, di legarsi agli ioni metallici presenti nel sangue per formare complessi stabili, detti a loro volta chelati, che possono essere smaltiti dall’organismo. Questo processo aiuta a ridurre le quantità di metalli pesanti nel corpo e, di conseguenza, a prevenire o ridurre i danni causati da un’eccessiva esposizione a piombo, mercurio, arsenico, alluminio e cadmio, per esempio.
Tali agenti chelanti possono essere somministrati al paziente per via endovenosa, nel trattamento acuto di un’intossicazione, o per via orale, nel caso si debba affrontare una terapia di lunga durata o di mantenimento. È compito del medico valutare quale sia l’approccio più idoneo.
Quali sono gli agenti chelanti più utilizzati
Gli agenti chelanti che possono essere utilizzati per la terapia sono diversi: in base alle necessità del paziente, il medico specialista potrà valutare quale sia il percorso più adeguato per un trattamento efficace. Il più utilizzato è l’Acido Etilendiamminotetraacetico (EDTA) indicato in particolare per intossicazioni da piombo e per il trattamento di malattie cardiovascolari e neurodegenerative. Acido Dimercaptosuccinico (DMSA) e Acido Dimercapto 1 Propanesulfonico (DMPS) sono efficaci, anch’essi, per avvelenamenti da piombo, mercurio e arsenico e in caso di esposizione pericolosa ad altri metalli nocivi.
Indicazioni di trattamento
La terapia chelante è il trattamento standard in caso di avvelenamenti acuti da metalli. Tuttavia, gli ultimi studi sembrano dimostrare effetti positivi anche nella gestione di malattie cardiovascolari e neurodegenerative che possono beneficiare di una diminuzione dei livelli di metalli pesanti che si depositano nei tessuti. La terapia chelante, in particolare con l’utilizzo di EDTA, ha infatti la capacità di ridurre i depositi di calcio nelle arterie, mostrando risultati promettenti in pazienti con patologie cardiovascolari. Parallelamente, alcuni studi suggeriscono come la rimozione di metalli tossici quali alluminio e mercurio potrebbe avere un ruolo determinante nella prevenzione e nel trattamento di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer. Infine, la terapia chelante può trattare pazienti con emocromatosi, una condizione caratterizzata da un eccessivo accumulo di ferro.
Controindicazioni della terapia chelante
La terapia chelante, dunque, viene usata per ridurre la quantità di metalli pesanti nel sangue, prevenendo danni agli organi e migliorando i sintomi neurologici e cardiovascolari legati alle intossicazioni. Attualmente, si sta valutando un suo possibile ruolo preventivo contro patologie correlate all’eccessiva esposizione a metalli pesanti.
La terapia chelante va eseguita sotto stretto controllo medico. Non è indicata in caso di pazienti con insufficienza renale grave, che potrebbero veder compromesso lo smaltimento dei chelati, in caso di ipersensibilità agli agenti chelanti e in presenza di donne in stato di gravidanza o allattamento.
Studio Bonaccorso: esperti nella terapia chelante
Presso lo Studio Bonaccorso, la terapia chelante viene utilizzata in modo sicuro e personalizzato, con un approccio integrato che unisce competenze mediche avanzate e tecnologie all’avanguardia. Grazie alla nostra esperienza e attenzione al paziente, offriamo trattamenti mirati per rimuovere metalli tossici dal corpo e migliorare la qualità della vita.
Per maggiori informazioni sulla terapia chelante o per prenotare un consulto, naviga sul nostro sito o contatta una delle nostre sedi a Milano e Roma.
Le informazioni presenti in questo articolo hanno scopo informativo. Consulta sempre un medico prima di intraprendere qualsiasi trattamento.
Studio Bonaccorso è a disposizione
per rispondere a tutte le domande.
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La terapia chelante per l’intossicazione da metalli pesanti
L’ambiente in cui viviamo ci espone costantemente al contatto, in varie forme, con metalli pesanti. Non è possibile, oggi, escludere tali sostanze dal nostro contesto, ma occorre considerare che questa esposizione possa avere controindicazioni. Esistono situazioni di particolare rischio che possono esporre a quantità elevate di alcuni metalli tanto da richiedere un intervento medico immediato. Il rischio di incorrere in una intossicazione acuta da metalli pesanti è legato soprattutto a circostanze ambientali, in molti casi frutto di contesti lavorativi particolari, mentre l’avvelenamento tramite cibi è più raro.
In generale, metalli come piombo, mercurio, arsenico e cadmio, se accumulati nell’organismo, possono causare danni organici irreversibili. La terapia chelante offre una soluzione efficace per ridurre i livelli di tossicità e proteggere la salute.
La terapia chelante per l’intossicazione da metalli pesanti
L’ambiente in cui viviamo ci espone costantemente al contatto, in varie forme, con metalli pesanti. Non è possibile, oggi, escludere tali sostanze dal nostro contesto, ma occorre considerare che questa esposizione possa avere controindicazioni. Esistono situazioni di particolare rischio che possono esporre a quantità elevate di alcuni metalli tanto da richiedere un intervento medico immediato. Il rischio di incorrere in una intossicazione acuta da metalli pesanti è legato soprattutto a circostanze ambientali, in molti casi frutto di contesti lavorativi particolari, mentre l’avvelenamento tramite cibi è più raro.
In generale, metalli come piombo, mercurio, arsenico e cadmio, se accumulati nell’organismo, possono causare danni organici irreversibili. La terapia chelante offre una soluzione efficace per ridurre i livelli di tossicità e proteggere la salute.